La Carrà si era presa cura dei due nipoti dopo la morte del fratello Renzo a causa di un tumore al cervello, nel 2001. Da allora aveva fatto più da genitore che da zia. “Ha preso il posto di mio padre quando è mancato, ci ha sempre dato il meglio dell’affetto e dell’educazione”, aveva confermato Matteo subito dopo la scomparsa della Carrà.
Oltre a Gianni Boncompagni (scomparso nel 2017), l’altro grande amore della sua vita è stato Sergio Japino, con cui, dopo la rottura, è rimasta sempre in ottimi rapporti. E’ stato proprio il coreografo e regista ad annunciare al mondo la morte di Raffaella. Ma a beneficiare dei lasciti della Carrà, potrebbero essere anche i diversi bambini che ha adottato a distanza, nel corso della sua vita.
Il patrimonio accumulato nella sua lunga e fortunata carriera comprende anche la lussuosissima villa a tre piani in uno dei quartieri più esclusivi di Roma e due proprietà in Toscana. Si tratta dell’immensa tenuta immersa nel verde del Monte Argentario, dove lei si rifugiava nei momenti di relax, e di un appartamento a Montalcino, in provincia di Siena.